Richard Rorty, Gianni Vattimo, Il futuro della religione. Solidarietà, carità, ironia,
a cura di Santiago Zabala (il testo di Richard Rorty e il Dialogo conclusivo sono stati tradotti dall'inglese da S. Zabala)

Garzanti, Milano 2006, pagine 93, € 12,00.


Gianni Vattimo e Richard Rorty si sono formati in ambienti assai lontani e hanno seguito percorsi diversi. Il primo, partito dalla riflessione su Nietzsche e Heidegger, rappresenta l'indirizzo postmoderno dell'Europa latina. Il secondo è invece esponente di un post-empirismo di stampo pragmatico statunitense.

Eppure entrambi, pur provenendo da prospettive in apparenza divergenti, sono approdati ad alcune posizioni comuni, tanto da avvertire la necessità di un confronto diretto su uno dei temi centrali della loro attuale riflessione: il ruolo e il significato della religione. Un primo punto che avvicina i due pensatori è la constatazione che, dopo il decostruzionismo e l'ermeneutica - per dirla con Vattimo - «la religione non è morta, Dio è ancora in circolazione». Dopo l'«età della Fede» e l'«età della Ragione», l'umanità è infatti entrata in una fase in cui il pensiero è dominato da preoccupazioni che non sono di pertinenza né solo della scienza, né solo della filosofia, né solo della religione. In questa «età dell'Interpretazione» la riflessione sui problemi religiosi ritrova dunque un ruolo centrale.

Nel Futuro della religione, sollecitati da Santiago Zabala, Rorty e Vattimo espongono le loro posizioni, in una conversazione che si muove tra la riflessione filosofica e l'esperienza personale, tra la tradizione ermeneutica e l'attualità politica. È un dialogo aperto e appassionante, che ci porta nel vivo della pratica filosofica, su alcuni nodi chiave dell'esperienza e del pensiero contemporanei.

 

Breve profilo del Curatore:

SANTIAGO ZABALA è nato il 27 giugno 1975. Ha vissuto a Roma dal 1975 al 1983, a Vienna dal 1983 al 1991, a Ginevra dal 1991 al 1995 ed a Ginevra e Torino dal 1996 al 2003. Attualmente vive a Roma con la sua fidanzata. Ha studiato presso le  Scuole Internazionali di Vienna e Ginevra, dove ha conseguito nel 1995 l'International Baccalaureate. Ha continuato a studiare Filosofia all'Università di Torino dove nel 2002 ha conseguito il M.A. con una tesi (pubblicata in inglese, italiano e spagnolo) sotto la supervisione del professore Gianni Vattimo (di cui è discepolo e collaboratore). Nel 2006 ha conseguito il D. Ph. presso la Pontificia Università Lateranense di Roma. È membro dell’ "American Philosophical Association", della “Canadian Philosophical Association” e della “Society for Phenomenology and Existential Philosophy”. Collabora con diverse riviste ed ha curato Weakening Philosophy. Essays in Honour of Gianni Vattimo (Montreal 2006), con contributi di Umberto Eco, Richard Rorty, Charles Taylor, Jean-Luc Nancy, Teresa Oñate, Fernando Savater, Pier Aldo Rovatti, Paolo Flores d’Arcais, Hugh J. Silverman, Nancy Frankenberry, Rüdiger Bubner, Jack Miles, Carmelo Dotolo, Wolfgang Welsch, Jean Grondin, James Risser, Manfred Frank, Reiner Schürmann, Jeffrey Perl, Giacomo Marramao, Santiago Zabala, e Gianni Vattimo. Il testo è stato pubblicato da McGill-Queen's University Press nel 2006 e tradotto anche in spagnolo (Herder) e in italiano (Garzanti). È autore del primo studio su Ernst Tugendhat (Filosofare con Ernst Tugendhat. Il carattere ermeneutico della filosofia analitica, Franco Angeli Editore, Milano, 2004) tradotto in varie lingue.