Giancarlo Zizola

Pensiero natalizio

Natale 2007


Il natale è scandito tradizionalmente

sul tema della luce.

 

Ma è solo una metafora,

acquisita per assimilazione nel
cristianesimo dai lupercali imperiali

del solstizio d'inverno

delle religioni panteistiche.

 

In realtà la nascita di Gesù

è avvolta nell'ombra dell'umanità
più comune e marginale,

gli angeli fluttuano nel buio,

fuori della città.

 

E anche oggi le città,

che grondano di luci dai negozi natalizi

e dai neon dei palazzi,

sono città del mercato,

non città natalizie.

 

Per trovare il senso della metafora

occorrerebbe avere occhi non accecati,

non miopi, occhi spirituali,

per scrutare nel buio l'indizio,

il filamento minimo di un cammino

verso una salvezza,

che non è sfarzosa e imponente,

ma sommessa, discreta, lenta,

forse dubbiosa e a sua volta misteriosa,

come ogni Nascita.

 

Nessuno sa,

nessuno può dire con certezza, infatti,

ove in questa notte,

che tutti ci contamina,

 nasca il Salvatore.

 

Ma la fede ci può dire una cosa soltanto:

che da qualche parte, da ogni parte,

egli nasce,

la sua Nascita di nuovo nasce
invisibilmente ma effettivamente

nella oscura storia del mondo.

 

Nasce ovunque c'è una ferita che grida,

ovunque si leva un piccolo soffio d'amore.