Franco Crespi, Il male e la ricerca del bene,
Collana: "Universale Meltemi", Meltemi Editore, Pisa 2005, pagine120, € 13,00


Il tema del male è stato uno dei nodi centrali della riflessione novecentesca, soprattutto a partire dal dopoguerra, dopo le tragedie della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, dell’Olocausto e dei gulag sovietici. In questi ultimi anni, il tema sembra essersi riproposto con particolare vigore di fronte ai devastanti genocidi avvenuti in Africa, al sanguinoso conflitto bosniaco, all’aggravarsi dello scontro tra Israele e Palestina, al moltiplicarsi degli attentati terroristici, alle guerre in Afghanistan e in Iraq, alle catastrofi dello tsunami e dell’uragano che ha devastato New Orleans. In termini quantitativi, la nostra epoca, forse anche a causa dell’accresciuta sensibilità dovuta allo sviluppo a livello mondiale dei mezzi di informazione, appare la peggiore di tutte quelle vissute dall’umanità. Mai un così grande numero di individui sparsi nel pianeta è risultato vittima di povertà, malattie, violenze, guerre, crudeltà, ingiustizie, catastrofi naturali. La riflessione dell’autore nasce da una profonda insoddisfazione riguardo al modo in cui, ancora oggi, vengono individuate le cause dei mali che affliggono l’umanità e, in particolare, dalla convinzione che le stesse teorie teologiche, filosofiche e morali del male che hanno prevalso nella nostra tradizione culturale si siano rivelate nel complesso inadeguate. La puntuale analisi contenuta in queste pagine indica l’origine del male nella tendenza a evadere dall’esistenza e nella mancanza di riconoscimento, offrendo alcuni orientamenti per una lotta contro il male e per una ricerca del bene immuni da tentazioni illusorie.


Franco Crespi è professore emerito di Sociologia all’Università degli Studi di Perugia, dove è stato dal 1972 al 1999 direttore dell’Istituto di Studi Sociali, e dal 1986 al 1992 preside della Facoltà di Scienze Politiche. È autore, tra l’altro, di Le vie della sociologia (1985), Azione sociale e potere (1989), Teoria dell’agire sociale (1999), Manuale di sociologia della cultura (2003), Identità e riconoscimento nella sociologia contemporanea (2004), Sociologia del linguaggio (2005); e curatore, con Serge Moscovici, di Solidarietà in questione (2001).